14 – Piccoli sogni simili

 

(“Oro e sangue” – Dipinto di Gianfranco Bianchi)

 Ero incinta e avevo le mestruazioni…

di Adriano Alloisio

8 bis – Sintesi delle prime otto puntate; 9 – Venivo aggredita da due uomini; 10 – La testa di Orfeo;  11 – La vocazione segreta degli ascensori; 12 – Traiettorie elementari;   13 – Simmetrie e corpo nel sogno

 

A dispetto del titolo, aprirò la puntata con due sogni che, pur parlando di sangue, sono stati fatti da maschi, circostanza molto rara, che spiegherò con dei numeri.  Nei miei quaderni ho raccolto diverse decine di migliaia di sogni, ma quelli che mi sono sembrati contenere oniremi sono molto meno, nel mio data base sono al momento poco  più di tremila: di questi, quelli fatti da donne sono 16 volte più numerosi di quelli dei maschi. Buona parte di questa differenza va ascritta alla maggior frequentazione degli studi di analisi da parte delle donne, ma non è la sola ragione.  Gli oniremi investono soprattutto immagini del corpo, e il rapporto che le donne intrattengono nel conscio e nell’inconscio con il proprio corpo è, come dire, molto più sostanziale: nell’inconscio il corpo gioca un ruolo più da soggetto, quanto nel conscio da oggetto, una presenza tendenzialmente molto invasiva e che pertanto si cerca di tenere a distanza,  una differenza che filtra anche nel sogno. Se nel mio data base contiamo solo i sogni in cui compare il sangue (poco più di 300, l’11% rispetto a tutti i sogni con oniremi da me raccolti) , quelli fatti da uomini sono un numero insignificante, bastano le dita di una mano, ed è per questo che i due sogni sul tema del sangue che vado a raccontare sono una rarità. A determinare una tale differenza nei sogni ‘di sangue’  tra donne e uomini entra di certo l’esperienza mestruale (il mestruo appare esplicitamente in metà dei sogni con sangue) e quella del parto.  L’uomo, non avendo dimestichezza come la donna con esperienze di sangue, ne è molto meno sollecitato, e se mai nei suoi sogni il sangue appartiene a qualcun altro, a una donna; come in questi due – appunto rari – esempi:

pef adr0009   E’ notte. Mi alzo per la sete, e vado in cucina a bere; bevo continuamente ,servendomi di una bottiglia, ma la sete non passa. Sul pavimento in marmo scorgo una traccia di sangue; la seguo, rende scivoloso il pavimento tanto che barcollo un po’. Porta al bagno, alla vasca; penso che sia sangue di mia madre. Allora vado alla stanza dei miei genitori, dove la porta è aperta (come sempre), e vedo due madri: la mia, e – vicino – una madre finta, cioè extraterrestre, che sta per completare la sua trasformazione in terrestre: è un vegetale – una zucca, e penso nel sogno al film di fantascienza – e, come nel film, penso che quando avrà finito la trasformazione si sostituirà a mia madre, ossia la mia vera madre morirà. Non mi sembra giusto, potrebbero starci tutte e due. Nella stanza ci sono due letti, nell’altro dorme mio padre che non sembra accorgersi di nulla, e la finta madre è in mezzo. Io ingaggio una lotta con la madre vegetale. 

xxx adr0142 Mi alzo dalla tazza del water sulla quale sono seduto. Vedo dentro la testa di una donna molto bella. Faccio per prenderla con le mani, ma compaiono due grossi insetti pelosi che l’afferrano ai lati e la tirano giù. Mi tuffo nell’acqua, e mi trovo all’interno di un corpo umano, dentro il flusso del sangue, probabilmente in una vena. Qui sto ancora inseguendo quegli insetti, che erano simili a dei millepiedi, e che ora mi appaiono sotto la forma di un globulo bianco e uno rosso. Continuo a inseguirli, fino a che il paesaggio diventa una foresta di grandi alberi attraversata dal sentiero che sto facendo. Una grossa radice lo attraversa perpendicolarmente. Ho raggiunto uno dei due globuli, lo sto per schiacciare con un piede, ma poi mi sento stanco e mi chiedo perchè io debba fare tanta fatica, per cui mi metto a sedere.

In ambedue i sogni il sangue indica e si fa largo in un percorso costellato dalla polarità, i due globuli come le due madri, e produce una ‘storia’,  che sempre di più si rivela contaminata da un mondo vegetale, in accordo con la presenza di infiltrazioni psicotiche, e dove alla fine un polo viene soppresso o si tende a farlo (vedi il Due della scorsa puntata). Invece la soppressione di una polarità non appare sempre così esplicitamente nei sogni femminili di sangue, a meno che non veicolino il tema mestruale, o quello del parto (in questo secondo caso già si sono viste delle doppie gravidanze, recanti con sé valori opposti). La ‘zucca’ del primo sogno  ci rimanda al mistero della nascita dei bambini, e l’inseguitore dei globuli si arresta nei pressi  di una ‘radice’, segno che siamo nei dintorni di qualcosa di originario, zucca o radice, alla sorgente di un potenziale processo di sviluppo, che fin d’ora chiamerò con il nome di ‘gravidanza’, generalizzando il suo comune significato.

Farò l’ipotesi dell’esistenza di una particolare forma della libido – in particolare di quella ‘bassa’, se mi attengo alla terminologia introdotta nella puntata scorsa – capace di oscillare tra uno stato diluito, che si propone nella rappresentazione del sangue, e uno stato coagulato (emblematico in tal senso è un sogno che menziona il miracolo del sangue di S. Gennaro), che produce immagini di gonfiore, localizzate spesso nelle gambe o nel ventre, per arrivare anche a sogni che sfociano esplicitamente in immagini di gravidanza, parti, aborti o bambini. Ciascuno dei due stati (diluito e coagulato), inoltre, è passibile di ulteriore polarizzazione, come nei due casi citati, i due globuli bianco e rosso, o le due madri, quella vera e quella vegetale; o spesso, nei casi del parto, i due figli di caratteristiche opposte, polarizzazione che spesso assume la forma sì/no (ad esempio un figlio morto e uno vivo). Sottolineo comunque che più della metà dei sogni di ‘sangue’ proviene da un’area di immagini riguardanti processi generativi, oscillanti tra il mestruo, l’aborto, la (concreta) gravidanza o comunque interessanti le funzioni uro – ano – genitali, in forme ora solide, ore fluide, ora entrambe; emblematico di questa classe di sogni è il caso della simultaneità di mestruo e gravidanza.

chh adr0001 Apro la tenda della doccia e mi vedo in piedi nella vasca da bagno: nuda, bagnata; la pelle chiara, i capelli scuri e il ventre gonfio. Ero incinta e avevo le mestruazioni.

Va tenuto conto della contiguità fisiologica di questi due stati (il mestruo è la conseguenza della preparazione a una gravidanza che successivamente non si è verificata), così come di una contiguità propriocettiva (qualcosa sta modificando il corpo, specie nella sua immagine di contenitore).  Ho provato a controllare l’ipotesi che i sogni con immagini mestruali vengano sollecitati dal periodo perimestruale, prendendo nota per due anni dell’eventuale corrispondenza temporale, in riferimento a mie pazienti, arrivando però alla conclusione che non vi è rigida corrispondenza tra temi mestruali e periodo perimestruale; questo poi è già di per sé caratterizzato da un intensificarsi di sogni, e in particolare di sogni con oniremi, tra i quali sono più frequenti i temi che toccano il corpo, e quindi anche il sangue. La prossimità e l’esperienza del sangue mestruale hanno un ruolo importante nello stimolare certi sogni, ma non sufficiente per determinarne univocamente il loro verificarsi. Ad esempio il sogno di Chh, appena citato, è stato fatto nel mezzo di un periodo di diversi mesi di amenorrea.

La manifestazione del sangue mestruale stando sotto la doccia fa parte dell’immaginario collettivo (ricordo ad esempio il film di Franco Brusati, ‘Dimenticare Venezia’, con la Melato), e credo abbia radici in un immaginario antico e profondo, a partire da quello onirico della ‘doccia’  come moderna versione dell’alchemica aqua perennis, il  flusso di un’energia al tempo stesso spirituale e fisica, raffigurata sia come discendente dall’alto, sia come contenuto di una vasca, o di una fontana, che ritroviamo sotto certe forme del rito battesimale. Se questa aqua è per l’inconscio una forma della libido, è coerente immaginarci anche le sue possibili trasformazioni in altre forme, fluide (lagrime, urina, e soprattutto sangue), o solide, dove il fluido si coagula, produce rigonfiamenti e ‘gravidanze’ (e – perché no? – anche ‘bambini’). La trasformazione dell’acqua in sangue, e la sua capacità di produrre rigonfiamenti compare evidente in un sogno dello scrittore Friedrich Huch (contemporaneo e amico di Rilke):

xxx adr0157 Sono sotto una fortificazione di pietra. Dall’alto un mio vecchio compagno di scuola mi versa sopra dell’acqua con un innaffiatoio. Corro su da lui e gli dico che adesso dovrò fare stirare di nuovo il mio completo. Allo stesso tempo penso al mio orologio: è fermo. Provo a caricarlo, e quando giro la corona sento che c’è della sabbia all’interno. A un tratto l’orologio si mette a ronzare e le lancette girano a velocità vertiginosa, girano e girano. Le guardo pieno di paura. Allora vedo che si forma lentamente una goccia di sangue rosso al centro del quadrante. Il sangue si mischia all’acqua che penetra sul quadrante. La cupola di vetro si gonfia sempre di più, come una bolla di sapone. Terrorizzato chiamo il mio amico; prende l’orologio, velocemente ne estrae qualcosa e vedo il sangue che cola piano con l’acqua per terra. Poi me lo rende; adesso è di nuovo come prima, fermo.

Si tratta di una versione al maschile della simultaneità di mestruo e gravidanza, dove viene ribadito il moto discendente che caratterizza la rappresentazione di questa forma della libido.

Possiamo studiare più da vicino questa simultaneità nella sequenza di sogni  di una giovane donna, che qui chiamo Liz. Sono stati fatti tutti all’interno di periodi perimestruali, ad eccezione dell’ultimo, che è caduto a metà ciclo. Preceduto da una serie di sogni in cui il tema viene via via preparato con significative immagini di modificazioni del corpo, che qui tralascio, ecco il primo che esplicitamente abborda il tema:

liz adr0014 Ho appena fatto l’amore con un uomo e subito mi accorgo di essere incinta. Corro in bagno, e mi vengono le mestruazioni; ma penso che non possa essere, perché sono incinta, e che invece siano le calze rosse. Non so se abortire o no. Penso di chiedere consiglio all’analista.

Deve essere stato un sogno choccante, perché in tutti i successivi non accadrà più la concomitanza del mestruo, della gravidanza e del fare all’amore; in particolare quest’ultimo verrà ostentatamente evitato:

liz adr0045 Sono con un amico; lui mi bacia il seno e io mi eccito, tanto che vorrei fare  all’amore. Ma mi accorgo di avere le mestruazioni, di essere sporca. Vado in uno stanzino stretto a lavarmi in un catino.

liz adr0070  Sono a letto con un uomo. Mi abbraccia, ed io sono contenta, anche perchè ho le mestruazioni e non posso fare all’amore.

Anche se è innegabile che il fare all’amore e la gravidanza abbiano una stretta parentela, non dobbiamo pensare che il sogno rispetti simili consequenzialità. Tra le due immagini c’è invece un elemento primario immediato in comune: l’accoglimento nel proprio ventre di qualcosa di compatto, ossia di ‘coagulato’, percepito come incompatibile con lo stato ‘fluido’ del sangue. Del resto in diverse regioni del mondo l’avvento del mestruo è, nelle circonlocuzioni del linguaggio popolare, associato alla ‘visita’ di qualcuno, ciò che richiede una pulizia dell’ambiente, fondendo così in un’unica espressione l’atto del visitare e del prepararsi a essere visitati. E’ in questo quadro che può prendere forma l’immagine di un pene visitatore, come di una gravidanza originata da un bambino che entra dalla vagina:

ror adr0003a C’è qualcosa che mi preme sullo stomaco, dal basso, e lo visualizzo come un bambino di cui sono incinta, e che mi sembra essere entrato dalla vagina. Contemporaneamente mi accorgo di una grande perdita di sangue mestruale, che sento come una perdita di energia. Inoltre ho paura che porti via con sè il bambino. Scendeva sulle gambe, e io mi chiedevo come potevo avere le mestruazioni ed essere incinta. Poi vedo come in un’inquadratura il sangue che scende, e a un lato, uno dopo l’altro, due volti di uomini.

Un’altra sognatrice evita del tutto, in circostanze erotiche, di inserire nel sogno il mestruo, uno stimolo della realtà del quale si accorge solo al risveglio:

edc orn0009  Ricordo la presenza di un uomo che concede la sua attenzione a diverse donne, tra le quali ci sono anch’io, e con esse vive avventure passeggere. Un viveur. A un certo punto mi vedo attrice di un atto sessuale; è una posizione un po’ acrobatica, lui è in piedi e io lo abbraccio al collo e gli cingo la vita con le gambe. Alla fine dell’amplesso io ho la pancia grossa, quasi come quella di una donna gravida, e la sento piena di uova di pietra, come quegli ovetti di alabastro che si muovono scorrendo e rotolando gli uni sugli altri. Mi risveglio e mi accorgo che mi sono venute le mestruazioni.

Quanto alle calze rosse di Liz, esse non sono solo un escamotage per mettere da parte il sospetto del mestruo: ho incontrato diversi sogni dove la pelle delle gambe viene toccata da fenomeni quali rigonfiamenti, arrossamenti, bendaggi per via di perdite di sangue, come se essa potesse venir percorsa dall’affiorare di un fluido rosso; del resto, secondo una medicina neppure molto antica, l’amenorrea veniva curata praticando un salasso alla caviglia, in modo da far defluire un supposto sangue ristagnante, che per la sua natura mestruale pesante, tenderebbe a depositarsi, a ‘precipitare’ (anche in senso fisico-chimico) in basso. La discesa verso il basso lungo le due gambe, proprio per il  loro essere due, veicola anche la polarità che il sangue porta con sé. Qui di seguito, il significato che l’Io del sogno di un’altra sognatrice dà alle calze rosse, sogno in cui in forma traslata appaiono sia il mestruo che la gravidanza:

elh adrb012 2 (…) Mia madre mi mostra una bambina che sarà mia figlia: è un’anticipazione del futuro. E’ una bambina di 4 – 5 anni, capelli scuri, sguardo serio e splendente, pelle scura, raccolta e seria come un soldatino. Mi chiedo chi ne sia il padre, poi vedo che ha gli occhi come quelli di Xo. Sono vestita di verde, poi nuda, poi mi devo mettere le calze rosse. Sono un po’ disperata e tremante mentre guardo X: questo vestirsi di rosso comporterà che la donna non sarà più riconosciuta come colei che sa, perderà la propria consapevolezza. La moto di X, che era guasta, riprende a funzionare.

Riprenderemo in seguito il tema del rifiuto (onirico) della vista del sangue mestruale da parte di estranei, ma qui già se ne anticipa una ragione: il sangue femminile come antitetico del senso di identità, quando questa si autorappresenta attraverso  una dinamica di potenza dell’Io, di solito tramite un’immagine maschile (dove quindi il sangue viene vissuto come una castrazione), e qui incarnata dalla motocicletta: è stato il guasto alla motocicletta ad aprire – sia pure per un attimo – la strada alle calze rosse. C’è chi, per dirimere la contraddizione, sceglie un’altra soluzione, che conferma il mestruo e mette in dubbio la gravidanza:

smh adr0010 Avevo la pancia come se fossi incinta di quattro mesi, quando non si può più nascondere la gravidanza. Mi domandavo come fosse possibile visto che avevo anche le mestruazioni. Mi veniva il dubbio che non fossi incinta, ma che quella pancia fosse solo grasso.

La serie dei sogni ‘mestruali’ di Liz termina, dopo alcuni mesi, con un sogno che sembra contenere una rivelazione, alla quale siamo però già preparati:

liz adr0097 Metto sotto un bicchiere un oggetto a forma di uovo; si gonfia, si spacca, è come un fungo. Qui ho le mestruazioni, e l’esperimento è volto a verificare che la spaccatura è la mestruazione. Faccio più volte l’esperimento, più volte vedo il letto sporco di sangue. Poi sono dall’analista e racconto il sogno.

E’ un sogno che, per via dell’oggetto rotondeggiante, oltre che per la divisione in ‘due’ ad opera della ‘spaccatura’, rimanda a un altro precedente nel tempo:

liz adr 0028 Con un amico e una coppia. I due uomini vanno a comprare una patata da mangiare. Io mi accorgo di essere sporca di mestruazioni. La donna prende due assorbenti uniti, li passa sott’acqua e me li dà.

I ‘due uomini’ che se ne vanno per conto proprio altrove, lasciando le donne, per comprarsi la patata – uovo mi rimandano a loro volta alla conclusione del sogno di ros: Poi vedo come in un’inquadratura il sangue che scende, e a un lato, uno dopo l’altro, due volti di uomini.  Perchè stanno ‘a un lato’ dell’inquadratura e non simmetricamente ai due lati?  E perchè uno dopo l’altro e non assieme? In un sogno spesso i dettagli sembrano fatti per evocare dall’ombra il loro opposto, un ‘…e perchè così e non in un altro modo?’ Nella puntata “Venivo aggredita da due uomini”, in esempi là riportati, i ‘due uomini’ prendevano minacciosamente in mezzo tra di loro l’Io del sogno: segno che qui i ‘due uomini’, nel loro venir messi di lato, sono depotenziati e scarsamente attivi. La spaccatura in due dell’uovo è equivalente alla separazione dei due assorbenti; così come la funzione di questi si esaurisce in un ‘assorbimento’ del sangue, sia pure ‘separato’ in due, il bicchiere ha la funzione di ‘isolare’ l’elemento originario e una sua duplicazione. Ma ‘spaccatura’ indica una situazione più drammatica. Forse un altro sogno di Liz, che non ha a che vedere con il sangue, può metterci sulla strada:

liz adr0002 In classe sto spiegando cos’è una piramide, e cerco di farla disegnare ad un ragazzo alla lavagna. Voglio fargli disegnare 4 rette che partono da un punto dal quale si origina tutto, per poi farle tagliare da un piano. Il ragazzo invece disegna rette che si prolungano in tutte le direzioni, così che non è possibile farle tagliare da un unico piano. Mi inquieto, cerco di usare la lavagna luminosa, c’è confusione.

Il disegno del ragazzo è corretto: da quel punto si origina davvero tutto, in una direzione ma anche in quella opposta, cosicchè la piramide verrebbe a estendersi in ambedue le direzioni, un po’ come una clessidra, e due dovrebbero essere i piani che la intersecano, generando così due piramidi con lati e vertice in comune. Se il soggetto non è in grado di sostenere questa evoluzione che lo porterebbe a far propria una duplicità di piani speculari, all’interno dei quali instaurare un nuovo livello di autoriflessione, e che preme per farsi accogliere, precipita nella confusione. Questo processo, nel sogno del mestruo, diventa l’abbandono di una forma già data, come il bambino, o l’uovo. o il fallo, cioè l’abbandono di un Uno, per passare in uno stato indifferenziato, inguardabile, il Due, ossia l’assenza di forma, come il sangue. E poi? Forse poter impastare assieme forma e non-forma, mescolare fallo e sangue, e cioè – con il linguaggio del sogno – ingravidandosi o facendo all’amore in concomitanza del mestruo, dando così luogo a un’eventuale nuova dinamica generativa…  trovare per il soggetto un nuovo punto di osservazione che veda assieme identità e opposizione, come nel sogno della piramide? La posizione del soggetto è qui radicale, sembra drammaticamente non ammettere evoluzione, e non poter adottare neppure una soluzione interlocutoria, peraltro comune, una prosaica sorta di depistaggio, quale l’attribuzione dei due stati, il mestruo e la gravidanza, a due distinti personaggi, uno dei quali di solito è lo stesso Io del sogno:

chh adr0066 A un’amica, che ha appena avuto un bambino, chiedo se è un maschio o una femmina. L’amica risponde: mah, si vedrà! Sono irritata da questa evasività. Intanto mi trovo su di un divano, con abbondanti mestruazioni che macchiano la stoffa (…).

xxx mar0007 Sono per la strada e incontro la ex moglie di un mio amico. Aspetta il quinto figlio e ha una bella pancia; mi dice però che non è vicina al parto. Io le metto le mani incrociate sulla pancia per sentire il bambino e a quel punto arrivano le doglie e il bambino nasce lì in mezzo alla strada. Io la aiuto come posso, esce un fagottino rosa come dentro a un sacchetto color carne, il bambino è lì dentro e io devo aprire l’involucro; ci riesco e vedo una bella bambina. Sono imbranata col cordone ombelicale, ma la donna dice che a quello pensa lei. Nello stesso momento in cui nasce la bambina, io sento il flusso del sangue mestruale che arriva, un forte fiotto di sangue.

Se l’Io del sogno viene esentato dall’occuparsi del cordone ombelicale, vuol dire che il suo legame con la neonata viene rescisso, e cioè rimosso: di sua pertinenza resta il sangue mestruale, e nessun mescolamento è possibile tra i due. Il divieto di mescolamento ci fa riandare a un sogno discusso nella Puntata 7  (‘Il bambino è servito in tavola’):

xxx adr0132 (…) Muoiono molti bambini; c’è un bimbo di 2-3 anni nella cassa; sgambetta e si alza. Penso che questo possa succedere a molti. Mi passano davanti i vari tipi di sepoltura dei bambini nei secoli. Nella prima immagine c’è un tavolo per fare la pasta. Nella seconda compare il tavolo, la farina, la sfoglia fatta, i bambini morti. Nella terza c’è tutto questo più la sfoglia che ricopre i bambini morti. Nella quarta, infine, compaiono i bambini morti nella cassa, avvolti dalla pasta. Parlo con qualcuno e gli dico che la pasta verrà messa nel forno. Quello ribatte: “Che schifo! la pasta si mischierà con gli umori dei morti!”

Neonato vivo e sangue stanno dunque nella stessa relazione esistente tra pasta e umori dei bambini morti?  Non sappiamo ancora cosa dovrebbe avvenire in quel ‘forno’. Spontaneo è riandare al forno alchemico, e ai relativi processi dominati da quell’andamento oscillatorio, fluttuante, riassunto nella raccomandazione degli alchimisti  ‘solve et coagula’.  Un’oscillazione che potrebbe venire intravista anche nei sogni che avevo chiamato ‘di trasfusione’: il sangue veniva prelevato da una gamba  (ossia c’era della carne che diventava un fluido) per venire iniettato in un’altra gamba (processo opposto).

 

Puntate precedenti: 1 – Introduzione a una ricerca;  2 – Essere zoppi: esempio di un motivo tipico3- Un personaggio tutto particolare: l’Io del sogno;  4-L’Io del sogno (quasi) sempre in affanno;  5-Biancaneve era morta o dormiva? ); 6 – Non si fuma in gravidanza: lo dicono anche i sogni;   7-  Il bambino è servito in tavola8. Dalla parte dell’occhio8 bis – Sintesi delle prime otto puntate; 9 – Venivo aggredita da due uomini; 10 – La testa di Orfeo;  11 – La vocazione segreta degli ascensori12 – Traiettorie elementari13 – Simmetrie e corpo nel sogno


 

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