Viaggio a Metafisica

di Sergio Cassella

1° Episodio – LO STRANO SOGNO DI KONG ZI.

 

Come ogni mattina Kong Zi si stava recando al negozio quando incrociò il suo amico Hang Li.

Cosa ti è accaduto?” chiese quest’ultimo, vedendo Kong Fuzi diverso dal solito. “Ho fatto uno strano sogno” Rispose quello. “Racconta“.

“Beh, nel sogno stavo venendo al nostro villaggio seguendo la strada del bosco che faccio tutte le mattine, quando mi accorgo che tra due alberi , c’è un piccolo sentiero quasi nascosto, che non avevo mai notato prima. Incuriosito decido di vedere dove porta e così inizio a percorrerlo.

Dopo alcuni tornanti il percorso inizia a svilupparsi in linea retta davanti a me e non se ne intravede la fine. Continuo a camminare ma andando avanti noto che il paesaggio attorno cambia in continuazione e diventa via via più rado. Scompaiono gli alberi, poi i rilievi, infine i fiori e l’erba. Non ci sono animali, il vento non scorre e i bordi del sentiero divengono via via

più sottili fino a diventare come due tracce di matita su un terreno innaturale che non consente di distinguere tra il suolo dove cammino  e tutto il resto. Mi guardo attorno e tutto appare indistinto. Non c’è sole nè ombre. Solo all’orizzonte una linea divide il cielo dalla terra che sembrano fatte della stessa sostanza e dello stesso colore. Sotto i miei piedi le linee del sentiero iniziano a restringersi e a convergere. Dalla prospettiva che appare sembra che tendano a ricongiungersi su un punto che coincide con l’orizzonte. Decido di seguire il percorso per arrivare a quel punto. Tutto attorno a me è indistinto solo un Orizzonte e due tracce convergenti a lato del mio camminare. Ad un tratto come apparso dal nulla si erge di fronte a me un personaggio. Vestito di nero, con un nero mantello ed un cappello a grandi falde. Anch’esso nero. Mi sbarra la strada e quindi non posso fare a meno di arrivarci addosso. Quando sono a qualche passo da lui questo alza il viso e mi chiede ‘Chi sei ?’ ‘Sono Kong Zi gli rispondo. ‘Sei solo?’ mi domanda. ‘Si sono solo’ gli rispondo. ‘Dove stai andando?’ Chiede allora. Gli rispondo alzando il braccio ed indicando un punto sull’Orizzonte. ‘Ah, vuoi andare a Metafisica. Cè l’hai il lasciapassare?’ Faccio un cenno con la testa per dire di no. Allora lui fa “Mmh, vediamo cosa posso fare…Tu sai perchè il giorno nasce di notte?’ ‘Non saprei’ Rispondo. ‘Allora devi tornare domani’ mi dice. Io sono confuso, non so cosa dire. Torno indietro. A questo punto mi sono svegliato, ho la gola secca e bevo un bicchiere di acqua poi torno a dormire. Quando mi riaddormento sono nel sogno di prima, sono sul sentiero ed arrivo di nuovo vicino al personaggio vestito di nero. ‘Ah, sei tu’ mi dice il personaggio. ‘Hai il lasciapassare ?’ Faccio un cenno di no con la testa. ‘Allora, vediamo … mi sai dire perchè l’anno nasce nella stagione più fredda ?’ Un diniego con la testa. ‘Allora torna tra un anno’ mi dice. A questo punto mi sono svegliato nuovamente e per un pò sono stato sveglio prima di riaddormentarmi. Il sogno è ripreso che sono di nuovo davanti a quel personaggio. ‘Sei tornato’ Mi dice ‘Hai il lasciapassare?’ Mi chiede. Una strana angoscia inizia a questo punto ad impossessarsi di me. Non rispondo. Lui incalza ‘Hai il lasciapassare ?’ Non voglio rispondere. ‘Ho capito, non hai il lasciapassare. Allora devi rispondere a questo : perchè i bambini nascono tra il sangue che scorre?’ Sono annichilito. Ho paura. ‘Lo sai che questa è la tua ultima possibilità’ Mi dice. Sono in preda al panico e sento di essere ad un passo dal nulla. Non rispondo. Sento che tutto attorno a me sta svanendo. Mi sento confuso. Non so cosa fare. Anche il personaggio nero sta iniziando a perdere forma e colore. Sbiadisce quasi a scomparire. Prima che si sia dissolto del tutto raccolgo le mie ultime forze e gli chiedo ‘Ma tu … tu chi sei ?’ ‘Mi chiamo Baudelaire’ mi risponde e scompare del tutto. Io mi sveglio in un bagno di sudore. Non riesco più a prendere sonno”.

“Tutto qui?” Chiede Hang Li, con tono rassicurante. “Tutto qui” risponde  Kong Zi con accento inquieto. “E’ stato solo un sogno senza senso … Non pensarci … vedrai che stanotte sognerai di incontrare qualche leggiadra fanciulla, o la salute della tua famiglia, o la ricchezza tua e del tuo villaggio, oppure un futuro radioso per i tuoi figli, o l’approvazione degli anziani e la pace gloriosa per il tuo paese e per l’imperatore”. “Si sarà certamente così” Rispose Kong Zi rassicurato e riprendendo il suo cammino. Pensava. Un sogno bizzarro in un luogo impossibile. Decise allora che  da quel momento avrebbe dato un nome a questo tipo di sogni privi di alcun senso, di alcun significato, di alcun valore. Li avrebbe chiamati Metafisica.